F.A.Q Parigine - versione 3.0


Dalla Bièvre alla Senna, per monti e per valli (4,3 km., 13° e 5° arr.)

 

Partenza: M° Maison-Blanche (quella di Washington non c'entra nulla; è un'antica locanda, scomparsa da gran tempo, a dare il nome a questa stazione del métro)

 

 

Raggiungete la rue des Peupliers, per poi svoltare a destra in rue du Docteur-Landouzy e a sinistra in rue du Docteur-Leray (le vie di questo quartiere sono quasi tutte intitolate a medici): vi sembrerà di essere in un qualche villaggio di campagna, anziché in piena Parigi! Le case sono ad un solo piano, sormontato da un curioso tetto d'ardesia, perché costruite su delle cave (la città ne è piena), e conservano i loro piccoli, incantevoli giardini.

 

La rue du Docteur-Landouzy sfocia nella deliziosa place de l'Abbé-Georges-Hennocque. Fermatevi un attimo davanti ai nn. 2-4: sopra l'ingresso della Mutua dei Ferrovieri non si può non notare un bassorilievo rappresentante una locomotiva a vapore che emerge da ghirlande fiorite!

 

Girate a destra sul tratto nord della rue des Peupliers, che vi porterà alla rue du Moulin-des-Prés. Al civico 72, troverete uno dei punti più charmants di questa passeggiata: lo square des Peupliers, una viuzza privata, immersa nel verde e nel silenzio. Le sue casette sono state costruite nel 1926 ed è inevitabile una certa invidia nei confronti di chi le occupa attualmente...

 

Attraversate la rue de Tolbiac e proseguite ancora sulla rue du Moulin-des-Prés. Intorno al n° 65, nulla è rimasto del mulino sulla Bièvre che dà il nome alla strada. Persino il fiume è scomparso, ricoperto di asfalto molto tempo fa. Al n° 45, dietro ad una balaustra, si può ammirare una casa borghese in pietra e mattoni, adorna di fregi in ceramica.

 

Poco più in là giungerete in place Paul-Verlaine, dove si trova la piscina della Butte-aux-Cailles, aperta nel 1924, a completamento di un bagno diurno alimentato da un pozzo artesiano dal 1908.

 

Lasciate la piazza prendendo la rue de la Butte-aux-Cailles, “spina dorsale” del quartiere. Questi luoghi sono inestricabilmente legati ai sanguinosi combattimenti al termine del periodo della Commune, nella primavera del 1871, tinyurl.com/nzjegpv.

 

Già al n° 2 della rue de la Butte-aux-Cailles girate a destra in rue Simonnet, poi, in fondo a sinistra, in rue Gérard e subito dopo, a destra, in rue Jonas. Quest'ultima sfocia in rue Eugène-Atget, che scende fino al boulevard Auguste-Blanqui. Tali strade, dall'aria vagamente campagnola, ripercorrono i tracciati degli antichi sentieri della Butte.

 

Attraversate il boulevard e prendete, proprio di fronte, la rue Corvisart. All'angolo, entrate nello square (giardino pubblico), creato negli anni '30 dove un tempo si trovavano gli orti degli operai della Manifattura dei Gobelins (i famosi e bellissimi arazzi). Lungo i suoi vialetti, si indovinano, sulla destra, le case della rue Croulebarbe. Il n° 41, ben prima dell'attuale ristorante, ospitava il Cabaret de la Mère Grégoire, dove pare venissero volentieri celebrità quali Victor Hugo, Chateaubriand e La Fayette.

 

Uscite dallo square per le scale di destra, ritrovandovi in rue Berbier-du-Mets, che seguirete fino al boulevard Arago. Attraversatelo e girate a destra in rue Pascal, che vi porterà fino all'Eglise Saint-Médard, con la sua aria da parrocchia di campagna. A sinistra della chiesa, salite su per la rue Mouffetard, tinyurl.com/pm6qslu Qui, ogni mattina tranne il lunedì, si svolge uno dei mercati di generi alimentari più colorati, pittoreschi e vivaci di Parigi.

 

Di fronte a St-Médard, al n° 134, la salumeria Facchetti conserva la facciata decorata negli anni Venti: quattro scene rustiche, selvaggina e vegetali, in toni ocra ispirati al Rinascimento.

 

La rue Mouffetard è ricca di insegne antiche: A la bonne source (“Alla buona fonte”, n° 122), per un mercante di vini, Au vieux chêne (“Alla vecchia quercia”, n° 69), in legno scolpito, o Au nègre joyeux (“Al negro gioioso”, n° 12), di un mercante di cioccolato del 18° secolo, senza alcun legame con il piccolo, banale supermercato attuale.

 

La place de la Contrescarpe (dal contrafforte della cinta muraria di Filippo Augusto) è il posto ideale per fare una piccola sosta e magari prendre un verre in uno dei bar. Al n° 1 la scritta Maison de la Pomme de Pin ricorda il cabaret celebrato da Rabelais, frequentato dai giovani poeti della Pléiade e citato da Dumas ne I Tre Moschettieri. In realtà, era ubicato dall'altro lato della piazza, all'angolo con la rue Blainville.

 

Superata la place de la Contrescarpe, la rue Mouffetard diviene rue Descartes. L'incrocio con la rue Thouin corrisponde all'antica Porta Bordelles della succitata cinta muraria di Filippo Augusto. Di qui passava la maggior parte del traffico tra Parigi, Lione e l'Italia.

 

Al n° 39 una targa ricorda che Verlaine vi è deceduto nel 1896. Su di un palazzo costruito nel 1989, un'altra targa ricorda il cabaret du Roi Clovis, molto popolare nell'800.

 

Attraversate la rue Clovis e fermatevi all'angolo con il civico 21, dove si erge la Tour Clovis, unica vestigia della cappella abbaziale di Santa Genoveffa, patrona di Parigi, che vi era sepolta. La torre fa oggi parte del Lycée Henri IV, uno dei due Grands Lycées di Francia.

 

Di fronte, al n° 30, il presbiterio di Saint-Etienne-du-Mont fu la dimora del duca d'Orléans, figlio del Reggente, che desiderava vivere lontano dalle depravazioni della corte. Il n° 21 era la residenza del generale comandante dell'Ecole polytechnique, la cui antica sede è poco distante da qui (la Scuola è stata trasferita nel 1977 a Palaiseau).

 

Continuate per la rue Descartes e poi per la rue de la Montagne-Sainte-Geneviève. Cercate di entrare nel cortile del n° 34 (l'andirivieni dei clienti di una palestra dovrebbe rendervi facile l'accesso). E' un vero incanto, con le sue vecchie casette ricoperte di vite americana, i fiori e gli alberi...

 

Attraversate la rue des Ecoles e scendete fino alla place Maubert. Una volta attraversati la rue Monge ed il boulevard Saint-Germain, prendete la rue de Bièvre, dove, al n° 22, abitava François Mitterrand. Pare che anche Dante vi avesse eletto domicilio, sebbene non vi siano prove certe che sia mai stato a Parigi. E' una viuzza tranquilla, con belle case antiche ed un paio di eleganti negozi e ristoranti. Delizioso il minuscolo square, uno dei più piccoli della città coi suoi 370 m2. Al n° 25 un'antica insegna ricorda una fabbrica di candele. Una pregevole statuetta di San Michele, al n° 14, è tutto ciò che rimane del prestigioso collège de Chanac, fondato nel 1348. Al n° 1 c'è ancora un gancio a forma di coda di maiale, dove si attaccavano i cavalli. Il n° 1bis ha una bella facciata dalle balaustre di ferro battuto.

 

Ed eccoci giunti sul quai de Montebello e alla Senna, fine del nostro percorso!

 

 

Maggiori info sulla Butte-aux-Cailles:

 

butte.cailles.free.fr

 

tinyurl.com/npexvop

 

tinyurl.com/o37bp8w

 

tinyurl.com/ya9vhzt5

 

tinyurl.com/mt4wsty4

 

 

"Autour de la Butte-aux-Cailles", www.youtube.com/watch

 

 

Di quando, in inverno, la Bièvre ghiacciava, tinyurl.com/juaun4j

 

 

Dopo ben 70 anni, nella primavera del 2022, la Bièvre è tornata a scorrere a cielo aperto nel Val-de-Marne, fra Arcueil e Gentilly, tinyurl.com/35sph7fm