F.A.Q Parigine - versione 3.0


Da Jussieu a Bercy (4,5 km., 5° e 13° arr.)

 

Partenza: M° Jussieu

 

 

La place Jussieu è dominata dai freddi edifici universitari, costruiti negli anni Sessanta dall'architetto Albert e schiacciati dagli 85 metri della Tour Zamansky. Un tempo, qui si trovavano i magazzini del mercato dei vini.

 

Prendete, a sinistra, la rue Linné. All'angolo con la rue Cuvier, l'omonima fontana eretta nel 1840 rende omaggio al padre della paleontologia.

 

A questo punto potete entrare nel Jardin des Plantes e visitarlo a vostro piacimento. Imperdibile, a mio avviso, soprattutto in primavera, il Giardino Alpino, un'autentica meraviglia!

 

Uscite su place Valhubert e voltate a destra sul boulevard de l'Hôpital. Sul marciapiede di sinistra si fiancheggia il piazzale degli arrivi della gare d'Austerlitz, poi lo square Marie-Curie.

 

Superato il portico dell'ospedale della Salpêtrière (n° 47), ci si ritrova in un grande giardino alla francese. In fondo si erge una lunghissima facciata neo-classica, con al centro la cappella Saint-Louis. Entratevi: si tratta di una superba opera di Bruant, ispirata da Le Vau (1670).

 

Uscite dalla cappella di sinistra e passate sotto il portico dell'edificio a destra, entrando così nella cour Sainte-Claire. Dirigetevi verso il lato sinistro (edifici risalenti al 1684 molto maltenuti). Erano i famigerati Bâtiments de la Force, dove venivano rinchiuse le ragazze (ladre o prostitute), prima di essere deportate nelle colonie della Louisiana e del Canada.

 

Seguite il muro di sinistra della Force e girate a destra, per giungere all'allée des Petites Loges. Sulla sinistra, l'allée des Etoffes presenta tre case basse, restaurate recentemente. Costruite poco prima della Rivoluzione, vi venivano rinchiuse le “pazze furiose” (definizione dell'epoca): quanto dolore suscita questo luogo, ora così tranquillo!

 

Tornate sull'allée des Petites Loges e percorretela fino all'allée de l'Hôpital Général, dove si gira a sinistra e che si segue fino all'uscita, sul boulevard Vincent-Auriol. Nel frattempo sarete passati davanti all'anfiteatro ed alla Biblioteca di Charcot, che mise a punto le prime terapie né repressive né di tipo carcerario per la cura delle malattie mentali.

 

Attraversate il boulevard al di sotto della stazione del M° Chevaleret. Superati i binari della gare d'Austerlitz, prendete a destra l'avenue de France. All'altezza della Biblioteca nazionale, prendete a sinistra le rampe di scale che danno sulla rue Raymond-Aron e che portano al piazzale (esplanade) della biblioteca medesima, che organizza regolarmente mostre di alto livello, come la grande retrospettiva del fotografo Henri Cartier-Bresson (2003). All'altezza della scultura in travi di ferro, scendete le scale che portano al quai François-Mauriac, attraversatelo e prendete l'allée Arthur-Rimbaud lungo la Senna. Percorretela fino al pont de Tolbiac, che attraverserete per prendere l'ombreggiata rue Joseph-Kessel. Ben presto, sulla destra, si può accedere al “Giardino romantico” del parco di Bercy. Con una superficie di 13 ha., questo parco, uno degli spazi verdi più recenti della capitale, è, a mio parere, molto più accogliente e meno “gelido” del parco André Citroën (v. "Dalla place Balard al Palais de Chaillot").

 

Uno spazio, con un bellissimo roseto ed una delle ultime vigne rimaste a Parigi, è stato dedicato a Yitzhak Rabin, primo ministro israeliano assassinato a Tel-Aviv nel 1995.

 

Non potreste trovare posto migliore dove riposarvi. Se volete mangiare o bere qualcosa, nei dintorni del parco avete solo l'imbarazzo della scelta! Molto carini (in tutti i sensi;-)) i locali del Bercy Village (M° Cour-Saint-Emilion, linea 14), www.bercyvillage.com/-Cafes-restaurants-.html