F.A.Q Parigine - versione 3.0


Luigi XVI

 

Luigi Augusto nacque il 23 agosto 1754.

 

La morte del fratello maggiore, che i genitori letteralmente adoravano, creò in lui un senso di inadeguatezza e di scarsa autostima.

 

Fu allevato da un prelato che aggraverà questi suoi sentimenti.

 

I suoi genitori morirono a breve distanza l'uno dall'altra ed egli si affezionò moltissimo alle zie (Mesdames Tantes, figlie di Luigi XV).

 

Com'era usanza in quel periodo, si pensò presto alle sue nozze. La sposa sarebbe stata la figlia di Maria Teresa d'Austria, Maria Antonietta.

 

Il matrimonio (celebrato il 16 maggio 1770) non fu consumato per ben sette anni.

 

Durante i festeggiamenti, Luigi XV disse al nipote: “Non ti appesantire lo stomaco per stanotte”,

“E perché mai?” rispose il Delfino, “Dormo sempre meglio quando ho mangiato bene!”.

 

Luigi era sospettoso nei confronti della moglie anche per colpa del suo precettore che, come la maggioranza dei nobili a corte, non vedeva di buon occhio l'unione, voluta da Luigi XV e dal primo ministro Choiseul.

 

Il padre, prima di morire, disse a Luigi Augusto: ”Che Dio ti doni una moglie che ti si addica, ma che non sia un'Austriaca!”.

 

In lui, quindi, il senso di estraneità nei confronti di Maria Antonietta durerà ancora per molto tempo. A poco a poco, però, la barriera crollerà e da questa unione nasceranno 4 figli.

 

Alla morte di Luigi XV, Luigi Augusto, ad appena vent'anni, venne proclamato re.

 

I problemi e i debiti lasciati dal suo predecessore, il suo entourage conservatore, la sua scarsa voglia di riformare uno stato già appesantito dalle fortissime spese effettuate durante la Guerra dei Sette Anni prima, e la guerra d'indipendenza americana poi, crearono una situazione insostenibile.

 

Nel 1788 ordinò comunque la riapertura degli Stati Generali per far approvare le riforme monetarie.

 

La situazione, tuttavia, si era talmente spinta in là che il popolo ricorse alle armi.

 

Il 14 luglio 1789, i cittadini parigini si scagliarono contro la fortezza della Bastiglia, simbolo del potere assoluto.

 

Il duca di Liancourt andò ad avvisare il re il mattino successivo: “E' dunque una rivolta?”, chiese il sovrano. “No, Sire, è la rivoluzione”.

 

La morte di uno dei suoi più fidati consiglieri, il conte di Vergennes, lo fece precipitare nella depressione e si affidò a Maria Antonietta per essere consigliato, ma la moglie non fu di grande aiuto.

 

Il 6 ottobre Versailles fu invasa dal popolo e i sovrani furono costretti a ritornare a Parigi, dove l'inviolabilità del re fu sempre meno rispettata.

 

Luigi XVI venne costretto ad approvare leggi che aborriva (una su tutte quella sui frati giurati).

 

Tentò la fuga insieme alla sua famiglia, ma a Varennes furono riconosciuti, fermati e ricondotti nella capitale.

 

Il 10 agosto 1792, dalle Tuileries i reali vennero trasferiti al carcere del Tempio.

 

Il 21 settembre, l'Assemblea Nazionale proclamò la repubblica e Luigi XVI venne ribattezzato derisoriamente Luigi Capeto.

 

La scoperta di una cassetta di sicurezza segreta, dove il re nascondeva la corrispondenza, permise ai suoi nemici di processarlo per cospirazione contro le libertà pubbliche e la sicurezza generale.

 

Il processo a Luigi XVI si concluse, prevedibilmente, con la condanna alla pena di morte.

 

La cosa più triste fu che anche suo cugino Philippe d'Orléans (noto come Philippe-Égalité a partire dal 1792) votò a favore dell'esecuzione (361 sì contro 360 no).

 

Robespierre commenterà con disgusto: “Gli sarebbe stato così facile astenersi...”.

 

Luigi XVI fu fino all'ultimo un esempio di coraggio e di fede.

 

Si considerava ancora il padre dei propri sudditi e fu a loro che dedicò le sue ultime parole prima di essere ghigliottinato: “Io muoio innocente di tutti i crimini a me imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state versando non ricadrà mai sulla Francia”.

 

Il 21 gennaio 1793 muore Luigi XVI. Da allora molti lo definiscono”martire”.

 

Commise molti errori, primo fra tutti quello di non saper affrontare i tempi che stavano rapidamente cambiando, ma non permise mai che venisse usata la forza contro il proprio popolo.

 

Nel 1815, Luigi XVIII ordinò la costruzione di una cappella espiatoria nel punto dove Luigi XVI e Maria Antonietta erano stati sepolti nel 1793 (cimitero della Madeleine). Venne progettata dall'architetto Pierre-François-Léonard Fontaine, tinyurl.com/39zjxbg

 

Nel 1816, i resti dei due sovrani trovarono definitiva sepoltura nella Basilica di Saint-Denis, architecture.relig.free.fr/denis.htm (in fondo alla pagina).

 

Luoghi parigini legati alla Rivoluzione del 1789, www.faqparigine.net/faq30/index.php

 

 

(Testo a cura di Agnese)